CHIRURGIA PERCUTANEA DEL PIEDE

LA CHIRURGIA PERCUTANEA MINI INVASIVA DEL PIEDE

La tecnica chirurgica percutanea dell’avampiede, nata negli Stati Uniti 30 anni fa (con Stephen Isham) e introdotta in Europa dallo spagnolo Mariano De Prado, si è diffusa negli ultimi anni anche in Italia dando buoni risultati sia sotto il profilo estetico che funzionale.
È una tecnica che avviene a cielo chiuso ossia senza l’esposizione del piano osseo e dei tessuti circostanti. La patologia più trattata con questa tecnica è l’alluce Valgo caratterizzato dalla deviazione laterale dell’alluce e deviazione mediale del I metatarso.
La chirurgia percutanea permette di trattare altre deformità dell’avampiede come l’alluce rigido, le metatarsalgie, la clinodattilia, il V dito Varo.
La chirurgia percutanea non deve essere considerata una chirurgia minore.
Per questo motivo la tecnica deve essere eseguita da chirurgi esperti sia in chirurgia tradizionale che in chirurgia percutanea.

Limite della chirurgia percutanea

È importante precisare che non tutti gli interventi di chirurgia del piede possono essere eseguiti con la tecnica percutanea; ha indicazioni molto precise alle quali il chirurgo deve attenersi per ottenere buoni risultati. La scelta del tipo di intervento verrà decisa in sede di visita tenendo conto di diversi parametri quali l’età, il dolore, il grado di deformità e, non meno importante, le aspettative del paziente dopo l’intervento.
Tale limite di indicazioni chirurgiche viene superato grazie all’utilizzo di guide di taglio angolari dedicate, che permettono di eseguire osteotomie complesse (osteotomia Un Chevron, Osteotomia Scarf) che permettono la traslazione laterale del I metatarso come le tecniche chirurgiche a cielo aperto e non necessitano di fissazione interna (mezzi di sintesi).
La tecnica di chirurgica percutanea del piede prevede gesti chirurgici precisi che riguardano sia le parti molli sia le parti ossee.

Vantaggi della tecnica percutanea del piede

  • eseguita in regime di day surgery;
  • anestesia locale o plessica che permette una ripresa della deambulazione;
  • non utilizzo di mezzi di sintesi in quanto la contenzione delle osteotomie è affidata al bendaggio e nel pieno rispetto della filosofia di chirurgia percutanea miniinvasiva;
  • tempi chirurgici brevi;
  • appoggio completo immediato con l’ausilio di una scarpa a suola piatta;
  • dolore post operatorio minimo;
  • recupero funzionale rapido;
  • minime complicanze post operatorie;
  • vantaggio estetico.

Decorso post operatorio

Il paziente può rapidamente rientrare a casa in appoggio completo sul piede operato. I dolori post operatori sono minimi e facilmente gestibili nei primissimi giorni con comuni antidolorifici.